Esistono diversi tipi di contatori del GAS ossia, degli apparecchi che servono a misurare il volume totale di gas che è transitato all’interno della sezione del tubo sul quale è installato, in un determinato periodo di tempo. In base al tipo di funzionamento, questi misuratori si distinguono in diverse tipologie. Tutti i contatori hanno delle caratteristiche comuni che devono essere riportate chiaramente sul quadrante. Una fra queste, risulta essere molto importante in vista anche del risparmio in bolletta.
G4, G6 e G10 Queste le classi del contatore, ma cosa significano:
I contatori che si trovano nella grande maggioranza delle abitazioni sono più piccoli rispetto ai contatori che vengono, di norma, installati nelle aziende o industrie dove i consumi sono più elevati. Nel primo caso si avrà, quindi, un contatore dalla portata con un limite più basso rispetto ai secondi, adatto ai consumi del cliente domestico.
In funzione della portata del contatore sono state standardizzate varie classi contraddistinte dalla lettere G, e all’aumentare del consumo della fornitura sarà necessario aumentare la portata, e quindi
la classe del contatore, come nella tabella (classi dei contatori domestici):
Quando è utile conoscere la classe del contatore e in quali occasioni potrebbe esservi richiesta:
Potrebbe esservi richiesta in tre casi particolari
- La prima attivazione del contatore
- Nel caso in cui si sono apportate modifiche all’impianto interno del gas è necessaria per il subentro.
- Quando fate richiesta attraverso il portale dell’ARERA (Autorità di Regolazione Reti, Energia e Ambiente) di trovare l’offerta gas che meglio possa soddisfare i vostri bisogni.
Conoscere la classe del contatore Gas è importante, per conoscere le esigenze di fornitura della propria abitazione, così da poter avere un’idea chiara della tariffa.
Quando è importante conoscere la classe del contatore e i casi in cui potrebbe esservi richiesta.